La fotografia che si racconta: Matteo Quattrini
Nuovo anno, nuova intervista!
Iniziamo il 2017 con Matteo Quattrini, fotografo amatoriale, nato a Modena. Amante della fotografia in più forme, dalla paesaggistica allo still-life, dalla food vintage alla astrofotografia, l'artista si cimenta nel provare e sperimentare.
Godetevi i suoi scatti e il suo botta e risposta!
1.Facciamo subito un po' di “polemica”. La fotografia è più arte o tecnologia?
Partiamo con una domanda che non avrà mai una risposta definitiva ovviamente, ci sono tanti tipi di fotografia alcuni più tecnici e altri che danno più spazio alla creatività, nei primi la tecnologia che avanza da maggiori possibilità per avere scatti di maggiore qualità, nella seconda si possono
ottenere risultati interessanti anche con attrezzature più modeste ma credo che una attrezzatura
tecnologicamente avanzata e il suo sapiente utilizzo, dia sempre più possibilità al fotografo, ci sono
artisti pronti ad accogliere novità che al momento della presentazione sembrano inutili, ma che
alcuni sapranno sfruttare per creare nuove opere d'arte. La fotografia è un insieme di capacità, dal
sapere sfruttare l'attrezzatura, alla capacità di lettura di una scena.
2.Piccoli momenti di riflessione. Se pensiamo un attimo, la fotografia riesce a fermare il tempo
e a rendere eterno un momento che passa. E' un bel peso, che ne pensi?
La fotografia a differenza del video lascia più spazio all'immaginazione e al sogno.
Con una fotografia si può raccontare un momento, un evento o una qualsiasi situazione grazie ad un solo istante e chi la osserva può completare la scena grazie alle emozione che essa riesce a
trasmettere.
3.Ora un po' di “semi ironia”; rilassiamoci un po'. Non trovi che la fotografia, soprattutto il
foto ritocco, sia una sorta di chirurgo per tutte le tasche ?
Ovviamente lo sviluppo digitale ha permesso a molte più persone di accedere ad una fase della
fotografia che prima era per pochi.
Personalmente credo però che sia una parte fondamentale del processo che porta all'immagine finale
e che sia un “chirurgo per tutte le tasche” è più vero per chi inizia o chi non ha interessi particolari
per il raggiungimento di un risultato migliore, per chi invece crede nel risultato finale lo sviluppo è
importante tanto quanto la fase di scatto.
4.Torniamo seri con un'ultima domanda sulla fotografia e, più precisamente, sulla
tua fotografia: preferisci scatti in cui sono presenti soggetti umani o pensi che questi “disturbino” le tue foto?
Tema interessante, ho sempre ritenuto che l'elemento umano fosse un disturbo nelle mie foto, mi
concentravo sul paesaggio o sulla scena nella sua componente statica.
Da poco tempo invece ho iniziato ad apprezzare la componente umana come elemento
valorizzante, l'inserimento di una o più figure umane in un contesto interessante aggiunge il
racconto di una storia a quella che sarebbe una stupenda foto da cartolina.
Ovviamente ci sono tanti generi fotografici e per la risposta ho pensato principalmente alla
fotografia paesaggistica.